Chiesa di Sant’Anna di Ariano Irpino
La chiesa di Sant’Anna di Ariano Irpino è un luogo di culto molto antico, un tempo riservato alle monache benedettine cassinesi del monastero del Santissimo Salvatore e Sant’Anna, all’interno del quale, nel 1877, venne istituita la Pia Casa d’Istruzione e Lavoro. Nel corso dei secoli la chiesa ha subito modifiche ed ampliamenti, divenendo accessibile a tutti i fedeli. Incamerata dallo Stato italiano, a seguito della legge di soppressione degli ordini religiosi del 7 luglio 1866, venne ceduta dall’Amministrazione del Fondo del Culto, per mezzo del suo rappresentante, il ricevitore dell’Ufficio del Registro di Ariano di Puglia Domenico Franceschelli, al vescovo di Ariano di Puglia di quel tempo, Andrea D’Agostino, il 3 novembre 1906, il quale provvide a far compierne opera di restauro. Da quel momento fino ad oggi, la chiesa di Sant’Anna è di proprietà della diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia.
Noi Suore dello Spirito Santo, ne siamo, invece, le custodi fin dal tempo della nostra fondazione (1896), quando ancora erano viventi le ultime monache benedettine. In questa chiesa per molti anni abbiamo avuto vestizioni, professioni religiose, ed altre celebrazioni aperte a tutti i fedeli, tra cui la Solennità del Sacro Cuore, una festa quest’ultima a cui Madre Giuseppina teneva moltissimo per la sua devozione al Sacro Cuore, che con molta probabilità aveva “ereditato” dalle monache. A tal proposito, infatti, da un documento dal nostro archivio emerge che l’ultima delle religiose benedettine dell’ex monastero del Santissimo Salvatore e di Sant’Anna, Maria Raffaella Lusi, raccomandò alla nostra Fondatrice la festa del Sacro Cuore di Gesù:
Addio pregate sempre per me, ed io vi prometto fare lo stesso per voi mia tanto buona S.r Giuseppina, cui raccomando la bella festa del Sacro Cuore di Gesù e la povera anima mia!!!”
(Promemoria, senza data)
La chiesa di Sant’Anna fu anche luogo della celebrazione della festa delle Sacre Spine nel mese di agosto del 1930, a causa della inagibilità della chiesa cattedrale, conseguente al terremoto del 23 luglio dello stesso anno. In questa stessa chiesa fu inoltre celebrato, con grande concorso di popolo, il funerale della Serva di Dio Giuseppina Arcucci, morta il 21 gennaio 1940, le cui spoglie mortali furono qui riportate il 6 luglio 1975.
Facendo un balzo in avanti, una data molto importante da ricordare per la storia di questa chiesa è sicuramente il 15 marzo 1955, quando l’allora vescovo di Ariano Irpino, mons. Pasquale Venezia, vi istituì l’adorazione Eucaristica perpetua. Da quel giorno molti fedeli quotidianamente vi si recano per un momento di preghiera silenziosa a tu per tu con il Signore Gesù. Tuttavia, già prima dell’istituzione dell’Adorazione perpetua, dai tempi della nostra fondatrice non mancavano momenti particolarmente dedicati al Santissimo Sacramento, pensiamo alla solennità del Sacro Cuore, oppure alla veglia svoltasi la notte del 23 luglio 1931, ad un anno esatto dal terremoto del Vulture, in suffragio delle vittime di quel sisma, e ancora alla processione Eucaristica all’interno della Pia Casa d’Istruzione e Lavoro il giorno del Corpus Domini, che si aggiungeva a quella che aveva luogo lungo le strade di Ariano Irpino. Ciò era sicuramente dovuto al grande amore che Madre Giuseppina Arcucci nutriva per l’Eucaristia, e questo lo si evince innanzitutto dall’ardente desiderio che ella aveva di ricevere Gesù nella Santa Comunione, dal vivere con fervore i momenti sopra descritti e dalla sua iscrizione come Cooperatrice della Santa Lega Eucaristica che aveva sede a Milano nella chiesa del Corpus Domini dei PP. Carmelitani Scalzi.
Anche dopo la morte della nostra Fondatrice le Suore hanno sempre continuato ad avere come centro della propria vita l’Eucaristia, sia con la celebrazione della Santa Messa, sia con altri momenti di preghiera, come l’ora di adorazione e le Quarantore.
All’interno della chiesa sono conservate importanti opere come la statua di Sant’Anna e quella di San Benedetto da Norcia. Riguardo quest’ultima, Madre Giuseppina, molto devota al Patriarca del monachesimo occidentale, era solita poggiarvi le chiavi della Pia Casa tutte le volte in cui essa era minacciata da eventi esterni, soprattutto durante le vertenze con il comune di Ariano di Puglia, con l’intento di affidare all’intercessione di San Benedetto quella dimora un tempo appartenuta alle monache benedettine cassinesi. Un’altra bella caratteristica di questa chiesa era il grande presepe artistico, che in vista del Tempo di Natale le Suore erano solite realizzare.
La Chiesa di Sant’Anna ebbe diversi restauri e rifacimenti, tra i più importanti quello voluto da mons. Andrea D’Agostino nel 1899, il quale fece rinnovare la pavimentazione, l’accesso alla sacrestia e tre altari interni; i lavori dei primi anni ’70 del secolo scorso, successivi al terremoto del 1962 e il recente intervento voluto dal vescovo di Ariano Irpino – Lacedonia, mons. Sergio Melillo, culminati il 9 agosto con la riapertura al culto e la dedicazione del nuovo altare.
Oltre a Sant’Anna la chiesa è intitolata al Santissimo Salvatore (il titolo più antico) e allo Spirito Santo (a partire dall’episcopato di mons. Andrea D’Agostino).
(articolo aggiornato al 30.08.2023)