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San Cesareo (RM)
XXVII Premio Internazionale Ignazio Silone

XXVII Premio Internazionale Ignazio Silone

Il consueto appuntamento annuale del “Premio Internazionale Ignazio Silone”, giunto quest’anno alla sua XXVII edizione e avente per tema “Ignazio Silone e l’universo femminile, tra storia, cultura e politica del ‘900”, ha visto la presenza nella prima giornata della nostra superiora generale, madre Maria Paola Masuccio, chiamata a porgere un saluto istituzionale, in quanto rappresentante di una realtà femminile presente nel territorio, ossia la nostra Comunità Pia Casa “Angelica Sgobbo Sipari”.

Madre Maria Paola ha parlato del prezioso servizio da noi prestato nella città da Pescina fin dal 1935, grazie alla nostra Fondatrice, la quale impiantò una realtà educativa nella Casa donata dal prof. Francesco Paolo Sgobbo, per poi fare un breve confronto tra la nostra missione e l’ambiente letterario siloniano. Se pensiamo, ad esempio, al romanzo “Fontamara”, nel quale i contadini e le loro mogli vengono raggirati dai potentati in maniera stucchevole, facendo leva sulla loro ignoranza, capiamo come la necessità di avere almeno una istruzione di base fosse una urgenza vera e propria, alla quale la Serva di Dio Giuseppina Arcucci, assieme alle “sue” figlie ha fatto fronte con determinazione, non solo ad Ariano Irpino, dove la nostra Famiglia religiosa è nata, ma anche in altri luoghi nei quali siamo stati presenti le nostre Comunità, come appunto a Pescina. La Madre ha voluto fare, inoltre, un raffronto con “La speranza di Severina”, comunemente conosciuto come “Severina”, romanzo che Ignazio Silone iniziò ad abbozzare, ma che non riuscì a portare a termine per sopraggiunta morte, ultimato, però, dalla moglie Darina. Protagonista del romanzo è una suora uscita dalla sua Congregazione, che lo stesso Silone voleva intendere come una rivoluzionaria, vicina ai problemi del suo tempo. E in questo caso non poteva mancare un richiamo alla Serva di Dio Giuseppina Arcucci che fece fronte alle necessità del suo tempo, ma assieme alla Congregazione da lei fondata.

Relatori della prima giornata: la dottoressa Roberta Tranquilli, dottoranda di ricerca presso l’università di Bologna, con una relazione dal titolo: “La ricerca filologica in Ignazio Silone” e la professoressa Fiorenza Taricone, ordinaria di Storia delle dottrine politiche e di Pensiero politico e questione femminile presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, autrice del “Manuale di pensiero politico e questione femminile”, edito da “Aracne Editrice”. Presente la professoressa Liliana Biondi, critica letteraria, grande esperta di Silone e membro del “Centro Studi Ignazio Silone”, oltre, naturalmente, al sindaco di Pescina Mirko Zauri e altri membri dell’Amministrazione comunale e istituzioni.

Possiamo ben affermare che dalla letteratura siloniana è possibile trarre spunti di riflessione anche per noi consacrati, infatti, la formazione cristiana di Silone “e il tessuto ideale evangelico restano discretamente e tenacemente presenti nella sua opera […] Il sentire cristiano è la filigrana, se non la trama, di tutta l’opera di Silone”.

(Michele Giulio Masciarelli, Ignazio Silone, un cristiano della soglia: tra Giovanni XIII e Celestino V).

Al termine del suo intervento, è stato proiettato un video trailer (che potete vedere qui in basso, dopo le foto) del reportage “85 anni delle Suore dello Spirito Santo a Pescina”.

Foto

Video trailer