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San Cesareo (RM)
Triduo in preparazione alla commemorazione annuale del transito della Serva di Dio Giuseppina Arcucci – 2^ giorno: ora et labora

Triduo in preparazione alla commemorazione annuale del transito della Serva di Dio Giuseppina Arcucci – 2^ giorno: l’urgenza della carità

La Serva di Dio Giuseppina Arcucci seppe imitare ciò che meditava nella preghiera e ciò che celebrava nell’Eucaristia. Fu una donna “eucaristica”. Ella donò il suo tempo e la sua esistenza per la gloria di Dio e per il bene del prossimo, condividendo anche il poco che aveva. Si dedicò all’educazione dei fanciulli e degli adulti poco istruiti, fece visita a chi era in carcere, dispensò cibo, vestiario e medicinali ai poveri, curò gli ammalati, fu sempre pronta ad ascoltare, consolare e consigliare chi era nel bisogno, sostenne le persone con la preghiera, senza dimenticare i suffragi per i defunti, rimproverò le Suore quando necessario, perdonò e aiutò chi la offese, accolse profughi, orfani e chi aveva perso la casa; in sintesi possiamo dire che Madre Giuseppina praticò, con spontaneità e immediatezza, le opere di misericordia corporali e spirituali, tanto ricordate anche in questo Giubileo da Papa Francesco.

Nulla fece per tornaconto personale o per semplice pietismo, ma riconosceva la dignità di ogni essere umano, e in virtù della profonda unione che aveva con Dio e grazie alla sua capacità di accompagnare ogni opera che svolgeva con la preghiera, sapeva riconoscere Gesù nel volto del povero e del bisognoso e allo stesso tempo, guardare l’altro con gli occhi stessi di Gesù. Non è un caso, infatti, che tese la mano anche a coloro che le provocarono sofferenze, a imitazione di Cristo, che sulla croce perdonò i suoi uccisori.
La sua attività caritativa si dispiegò sia occasione di gravi calamità naturali, come terremoti o epidemie, sia nella ordinaria quotidianità e allo stesso tempo non si limitò alla sola città di Ariano Irpino, bensì si estese anche laddove fu chiamata, assieme alle sue figlie, ad istituire nuove Comunità, con lo scopo di far fronte ai bisogni del luogo. Questa sua attenzione materna verso le necessità del tempo possiamo riassumerla nell’espressione “urgenza della carità”.

Guardando al suo esempio, siamo invitati anche noi a imitare ciò che viviamo nella liturgia e nella preghiera, e compiere opere di carità, non solo nelle grandi occasioni, ma anche nelle piccole circostanze della vita.


Preghiera per chiedere la beatificazione della Serva di Dio Giuseppina Arcucci e grazie per sua intercessione

O Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo,
ti rendiamo grazie per aver donato al tuo popolo
la Serva di Dio Giuseppina Arcucci,
madre dei piccoli e dei giovani,
sorella degli ultimi e amica delle famiglie,
vangelo vivente sulle orme di Cristo.
Aiuta anche noi, a imitare il suo luminoso esempio,
a lasciarci guidare dalla tua Parola,
ad avere nel cuore l’urgenza della carità,
ed essere testimoni credibili del Vangelo,
amando te in tutti i fratelli.
Concedici di vedere glorificata la Serva di Dio
Giuseppina Arcucci e donaci, per sua intercessione,
la grazia che con fede ti chiediamo…
per i meriti di Gesù e per la gloria della Santa Trinità.
Amen.

Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

+ Nihil obstat

Sergio Melillo, vescovo di Ariano Irpino – Lacedonia