Presepe napoletano donato da Peppino Russo e famiglia a perenne ricordo di don Antonio Russo, canonico della Basilica Cattedrale
Santa Maria Assunta di Ariano Irpino
Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta – Ariano Irpino
Novena di Natale – 4° giorno
“4. Mi piace ora passare in rassegna i vari segni del presepe per cogliere il senso che portano in sé. In primo luogo, rappresentiamo il contesto del cielo stellato nel buio e nel silenzio della notte. Non è solo per fedeltà ai racconti evangelici che lo facciamo così, ma anche per il significato che possiede. Pensiamo a quante volte la notte circonda la nostra vita. Ebbene, anche in quei momenti, Dio non ci lascia soli, ma si fa presente per rispondere alle domande decisive che riguardano il senso della nostra esistenza: chi sono io? Da dove vengo? Perché sono nato in questo tempo? Perché amo? Perché soffro? Perché morirò? Per dare una risposta a questi interrogativi Dio si è fatto uomo. La sua vicinanza porta luce dove c’è il buio e rischiara quanti attraversano le tenebre della sofferenza (cfr Lc 1,79).
Una parola meritano anche i paesaggi che fanno parte del presepe e che spesso rappresentano le rovine di case e palazzi antichi, che in alcuni casi sostituiscono la grotta di Betlemme e diventano l’abitazione della Santa Famiglia. Queste rovine sembra che si ispirino alla Legenda Aurea del domenicano Jacopo da Varazze (secolo XIII), dove si legge di una credenza pagana secondo cui il tempio della Pace a Roma sarebbe crollato quando una Vergine avesse partorito. Quelle rovine sono soprattutto il segno visibile dell’umanità decaduta, di tutto ciò che va in rovina, che è corrotto e intristito. Questo scenario dice che Gesù è la novità in mezzo a un mondo vecchio, ed è venuto a guarire e ricostruire, a riportare la nostra vita e il mondo al loro splendore originario”.
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(Francesco, Lettera Apostolica Admirabile signum, 4)
Preghiera a Gesù Bambino
O Figlio di Dio, che vieni messaggero della nuova ed eterna alleanza, fa che il mondo Ti riceva e come tale Ti accetti. Tu che vieni a salvare i peccatori, difendici da ogni tentazione al male. Donaci di osservare i precetti della tua legge con la grazia dello Spirito Santo, perché possiamo con l’amore prepararci alla tua venuta.
Tu, il benedetto nei secoli, fa che per Tua misericordia viviamo in questo mondo con pietà, giustizia e sobrietà, attendendo la beatitudine sperata e la Tua meravigliosa venuta.
Nelle nostre anime, o Signore, infondi la Tua grazia con la quale, noi che abbiamo conosciuto l’Incarnazione del Cristo Tuo Figlio, possiamo raggiungere la gloria per virtù della Sua passione, morte e resurrezione.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Gesù Bambino
Amor divino
Verbo Incarnato
ricordati di me
che mi hai creato”
Inno cantato dalla Serva di Dio Giuseppina Arcucci in occasione della Novena di Natale (facoltativo)