Madonna di San Luca, Museo “Giuseppina Arcucci”, Casa Madre di Ariano Irpino
Novena dell’Immacolata Concezione – 8° giorno
Piccola riflessione/commento sul Tota Pulchra
Virgo prudentissima, Madre clementissima – Vergine prudentissima, Madre clementissima
Queste due invocazioni ci suonano familiari in quanto riportate anche nelle litanie lauretane. Esse ci dicono che Maria è “Vergine prudentissima”. Diciamo innanzitutto che la verginità di Maria è una verità di fede, messa in evidenza già dai Padri della Chiesa e da alcuni concili, tra i quali il Lateranense del 549, convocato da Papa Martino I, che fu quello nel quale lo si ribadì in maniera definitiva (cfr. Concilio Lateranense (549), canone 3: DS 503). Per quanto riguarda, invece, la prudenza di Maria, è bene precisare che questa virtù non ha niente a che fare con la paura, essa ci permette di capire in qualsiasi circostanza quale sia il nostro vero bene e anche i mezzi adeguati per compierlo, evitando il male (cfr. Catechismo dalla Chiesa Cattolica, 1806). La Beata Vergine Maria all’annuncio dell’Arcangelo Gabriele non si esalta, ma domanda come potesse compiersi su di lei il piano di Dio che le era stato appena comunicato, affidandosi, poi, totalmente a Lui, consapevole che quella sarebbe stata la scelta giusta. È la prudenza che l’ha spinta, poi, a spostarsi in Egitto, dopo l’avvertimento dell’Angelo a Giuseppe (cfr. Mt 2,13), così come l’ha portata a superare ogni timore alle nozze di Cana affinché Gesù ponesse rimedio all’esaurimento del vino. Ella sa cogliere la bellezza della scelta del momento, ma anche prevenire le difficoltà.
La seconda espressione, “Mater clementissima”, ci ricorda innanzitutto che la Beata Vergine Maria è Madre, non solo di Gesù, ma anche nostra, per volere dello stesso Gesù che sulla croce l’ha donata a noi come tale. È proprio dal suo essere madre che sgorga la clemenza e la benevolenza verso di noi. Lo è come “Avvocata”, aiutandoci a non lasciarci schiacciare dai sensi di colpa. Lo è anche nella sua attenzione materna verso chi è nel bisogno, pensiamo proprio all’episodio delle nozze di Cana. Pensiamo anche al suo accorrere senza indugio e in fretta da Santa Elisabetta (cfr. Lc 1,39), lasciandosi interpellare dal bisogno della sua anziana cugina; la sua fretta è propria di coloro che hanno ricevuto doni straordinari dal Signore e non possono fare a meno di condividerli e di far traboccare l’immensa grazia che hanno sperimentato, senza cercare consensi, è e da quel momento che Maria non cessa di attraversare spazi e tempi per visitare i suoi figli bisognosi del suo aiuto premuroso (cfr. Francesco, Messaggio per la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù, 15 agosto 2022).
Imitiamo Maria, dunque, nella prudenza e nella benevolenza e ci aiuti lei ad avere un cuore prudente e buono verso tutti.
Orazione
O Dio, che portando a compimento le promesse fatte ai Padri, hai scelto la beata Vergine Maria perché diventasse Madre del Salvatore, donaci di seguire gli esempi della Tuttasanta, che a te piacque per l’umiltà e con l’obbedienza giovò alla nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Canto o recita di “Tra le pure creature” (facoltativo)
Canto o recita del “Tota Pulcra”