Novena dell’Immacolata Concezione – 7° giorno.
Il passo della fiducia
Il passo della fiducia
Canto: Fra le pure creature
Sapevo cosa sarebbe accaduto quel giorno e mi fiondai anch’io a quelle nozze a Cana. Confesso che non conoscevo gli sposi, ma mi imbucai di nascosto tra gli invitati per assistere a quello che sarebbe accaduto. Da quel segno in poi nulla sarebbe stato lo stesso. Maria e Gesù erano stati invitati insieme ai discepoli che da un po’ lo avevano cominciato a seguire. Anche in quella circostanza Maria non ci capì molto ma colse che qualcosa di nuovo stava per accadere. Ricordo ancora le sue parole: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. L’Immacolata Concezione di Maria diventa invito a fidarsi del Figlio…
In ascolto della Parola… Lc 2,1-12
Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.”
Silenzio meditativo
Dalla Dilexit Nos, 176, di Papa Francesco
Nel seno della Chiesa, la mediazione di Maria, interceditrice e madre, può essere compresa solo «come partecipazione a questa unica fonte che è la mediazione di Cristo stesso», l’unico Redentore, e «la Chiesa non dubita di riconoscere questa funzione subordinata a Maria».”
Dagli scritti della Serva di Dio Giuseppina Arcucci
Carissime, leggerete la presente quando sarete riunite e pregherete la Vergine della Misericordia per me e per il Noviziato che s’avvicina al suo giorno di festa per la professione religiosa di dodici nuove sorelline.”
Recita di un mistero del Santo Rosario
Canto: Tota pulchra
Preghiera conclusiva
Vergine Maria, Madre della Chiesa, a Te raccomandiamo la Chiesa tutta. Tu che sei chiamata “aiuto dei Pastori”, proteggi e assisti i vescovi nella loro missione apostolica, e quanti, sacerdoti, religiosi, laici, li aiutano nella loro ardua fatica. Ricordati di tutti i tuoi figli; avvalora presso Dio le loro preghiere; conserva salda la loro fede; fortifica la loro speranza; aumenta la carità. Ricordati di coloro che versano nelle tribolazioni, nelle necessità, nei pericoli; ricordati di coloro soprattutto che soffrono persecuzioni e si trovano in carcere per la fede. A costoro, o Vergine, concedi la forza e affretta il sospirato giorno della giusta libertà.
Amen.
I temi e il pensiero introduttivo di ogni giorno sono trattati da: Conferenza Episcopale Pugliese, Commissione Regionale per la Dottrina della fede, l’Annuncio e la Catechesi, I passi dell’Angelo, 2024.