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San Cesareo (RM)
In comunione… con la Parola!

In comunione… con la Parola! 

di Suor Maria Agata Szymkowiak

Vieni Spirito Santo,
tu che santifichi e dai vita:
sveglia la nostra anima
perché sappia discernere
la volontà di Dio.
Vieni Spirito Santo,
tu che dai luce all’anima:
dissipa ogni ombra nascosta
nelle profondità del cuore.
Vieni Spirito Santo,
tu che penetri gli abissi
e risvegli la vita:
infondi in noi la forza per vegliare.
Vieni Spirito Santo,
tu che accendi
lo stupore degli occhi:
ravviva la nostra speranza
e donaci un cuore
che sappia pregare.”
Amen.

(Tratto da un sussidio)

✨✨✨🪔✨✨✨

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda»”.

(Mt 18,12-14)

O Parola d’amore,
Verbo del Padre
Ti adoro e Ti rendo grazie
perchè in mille modi ci cerchi
con amore di Padre
e Ti chini sulla nostra
umana fragilitá
e ci prendi per mano
e ci conduci al sicuro,
ci mostri la via della Salvezza
perchè questa é la volontá
del Padre nostro:
“che neanche uno
di questi piccoli si perda.”

O Parola d’Amore
noi siamo l’erba che secca,
siamo il fiore che appassisce,
Tu invece Sei
Parola che dura per sempre.
Sei quella Voce potente e soave
che grida e sussurra
dentro la nostra coscenza
e ci cerca per riportarci
alla purezza, serenitá e pace!

O Parola d’Amore
per la potenza
della Tua Fedeltà
abbi pietá di noi!
Cercaci ancora e vinci
la nostra sorditá e cecitá,
accoglici con il cuore di madre,
versa il balsamo
della Tua tenerezza
sulla nostra rabbia
e su ogni risentimento.

O Parola d’Amore
che Sei da sempre e per sempre,
accoglici mentre desideriamo
narrare la Tua gloria,
desideriamo a tutti i popoli
dire le Tue meraviglie.
Accogli e fai esplodere
dal nostro cuore
il grido della nostra fede:
“«Il Signore regna!»
Giudica i popoli con rettitudine.”

O Verbo del Padre
accendi in noi
il Fuoco del Tuo Amore
e fa che per mezzo nostro
si sprigioni su tutta la terra.

Il fuoco

24. Questo ha conseguenze sulla spiritualità. Ad esempio, la teologia degli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola ha come principio l’ affectus. La dimensione discorsiva si costruisce su un volere fondamentale (con tutta la forza del cuore), che dà energia e risorse al compito di riorganizzare la vita. Le regole e le composizioni di luogo che Ignazio mette in atto funzionano sulla base di un “fondamento” diverso da esse, l’ignoto del cuore. Michel de Certeau evidenzia come le “mozioni” di cui parla Sant’Ignazio siano le irruzioni di una volontà di Dio e di una volontà del proprio cuore che rimane diversa rispetto all’ordine manifesto. Qualcosa di inaspettato comincia a parlare nel cuore della persona, qualcosa che nasce dall’inconoscibile, rimuove la superficie di ciò che è noto e vi si oppone. È l’origine di un nuovo “ordinamento della vita” a partire dal cuore. Non si tratta di discorsi razionali che bisognerebbe mettere in pratica traducendoli nella vita, come se l’affettività e la pratica fossero semplicemente conseguenze – dipendenti – di un sapere assicurato.

(Francesco, Lettera Enciclica, Dilexit Nos)

Dio sia benedetto – In fretta l’abbraccio e bacio teneramente e prego il Signore darle forza e coraggio e serenità – Abbraccio tutte le suore e preghino per me”.

(Serva di Dio Giuseppina Arcucci, 10.12.1929)

Serena giornata!