In comunione… con la Parola!
O Spirito Santo
Vieni in aiuto
al mio desiderio
di servire Cristo
obbedendo
alla Sua Parola.
Vieni in aiuto
al mio ascolto
e rendimi docile,
umile e riconoscente.
Vieni in aiuto
alla mia volontá
e dammi quella
tanto necessaria docilità
perchè sappia attingervi luce, forza, gioia,
consolazione e beatitudine.
Amen.
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Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!”
(Ap 19,9)
O Parola d’Amore
l’nvito quotidiano
al Tuo banchetto
è”Grazia su Grazia”,
è perchè potessimo praticare
tutto quello che é
vero, nobile, giusto,
é perchè la Tua pace
fosse ospite permanentne
dei nostri cuori.
È beatitudine,
che Tu per primo desideri
per ciascuno di noi
perchè Sei Agnello
che invita e che pasce agnelli suoi.
Vuoi manifestare,
a noi e in noi,
la Tua potenza
perché nella nostra debolezza
si manifesti pienamente.
O Parola d’Amore
ci desideri miti ed umili,
ci desideri prudenti e semplici,
e ci offri Te stesso
perchè si compia in noi
la conformazione
al Tuo Cuore
secondo quanto hai detto:
“Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe”.
(Mt 10,16).
È quella parte
della nostra collaborazione
per cui la Grazia
é vincente,
e sperimentiamo
sulla nostra pelle
che la violenza
non si arrende alla violenza,
ma alla mansuetudine.
Ci conviene,
davvero ci conviene
essere miti ed umili,
semplici e prudenti
abbandonare ogni cosa
pur di salvare la fede,
la speranza e la caritá:
nostro biglieto d’ingresso
all’eternitá, alle nozze,
al banchetto dell’Agnello.
O Parola d’Amore
Grazie per quanto operi
a nostro favore ogni giorno
e coroni il nostro cuore
con le Tue meraviglie!
19. Il cuore è anche capace di unificare e armonizzare la0p00p propria storia personale, che sembra frammentata in mille pezzi, ma dove tutto può avere un senso. Questo è ciò che il Vangelo esprime nello sguardo di Maria, che guardava con il cuore. Ella sapeva dialogare con le esperienze custodite meditandole nel suo cuore, dando loro tempo: rappresentandole e conservandole dentro per ricordare. Nel Vangelo, la migliore espressione di ciò che pensa un cuore sono i due passi di San Luca che ci dicono che Maria «custodiva (syneterei) tutte queste cose, meditandole (symballousa) nel suo cuore» (Lc 2,19; cfr 2,51). Il verbo symballein (da cui “simbolo”) significa ponderare, riunire due cose nella mente ed esaminare sé stessi, riflettere, dialogare con sé stessi. In Lc 2,51 dieterei significa “conservava con cura”, e ciò che lei custodiva non era solo “la scena” che vedeva, ma anche ciò che non capiva ancora e tuttavia rimaneva presente e vivo nell’attesa di mettere tutto insieme nel cuore”.
(Francesco, Lettera Enciclica, Dilexit nos)
Dio guarda dall’alto e compenserà ad usura. Chi vuole va – a chi bussa si apre. Prima con la preghiera a Dio e poi insistendo con le persone della terra. Vada nel nome del Signore”.
(Serva di Dio Giuseppina Arcucci, 28.11.1939)
Sereno giovedì!