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San Cesareo (RM)
In comunione… con la Parola!

In comunione… con la Parola! 

di Suor Maria Agata Szymkowiak

Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!»”

(Lc 17,18-19)

O Parola d’Amore
grazie che continuamente
“reclami” il nostro cuore
perchè in ascolto fiducioso
si rinsaldi nella certezza
del dono della Salvezza,
e ritorni a lodare Dio sempre,
per ogni Suo sguardo
di Misericordia.

…vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo”.

(Lc 17,15-16)

O Parola d’Amore
l’atteggiamento adorante
di prostrazione profonda
ai Tuoi piedi
ci porta a Te presente
nell’Eucaristia
che é per noi battezzati
l’occassione per eccellenza
di gratitudine che glorifica
il Nome del Padre nostro
che é nei cieli.

O Parola d’Amore
donaci un cuore eucaristico
perchè in ogni cosa
renda grazie a Dio,
questa infatti è volontà di Dio,
per noi, che siamo in Te!

O Parola d’Amore
Grazie perchè ci fai comprendere
che il Tuo Amore per noi,
ci unifica, ci salva,
ci ricrea ogni giorno
e ha bisogno della nostra accoglienza,
e questa sia colma
di gratitudine umile e adorante.
Donaci la Tua grazia
“perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio”.

O Spirito Santo vieni
e facci cogliere
l’Amore di Dio per noi
e donaci di osare
ad essere l’Amore
ora, oggi, sempre.
Amen.

10. Ora, il problema della società liquida è attuale, ma la svalutazione del centro intimo dell’uomo – il cuore – viene da più lontano: la troviamo già nel razionalismo greco e precristiano, nell’idealismo postcristiano e nel materialismo nelle sue varie forme. Il cuore ha avuto poco spazio nell’antropologia e risulta una nozione estranea al grande pensiero filosofico. Si sono preferiti altri concetti come quelli di ragione, volontà o libertà. Il suo significato è impreciso e non gli è stato concesso un posto specifico nella vita umana. Forse perché non era facile collocarlo tra le idee “chiare e distinte” o per la difficoltà che comporta la conoscenza di sé stessi: sembrerebbe che la realtà più intima sia anche la più lontana per la nostra conoscenza. Probabilmente perché l’incontro con l’altro non si consolida come via per trovare sé stessi, giacché il pensiero sfocia ancora una volta in un individualismo malsano. Molti si sono sentiti sicuri nell’ambito più controllabile dell’intelligenza e della volontà per costruire i loro sistemi di pensiero. E non trovando un posto per il cuore, distinto dalle facoltà e dalle passioni umane considerate separatamente le une dalle altre, non è stata sviluppata ampiamente nemmeno l’idea di un centro personale in cui l’unica realtà che può unificare tutto è, in definitiva, l’amore”.

(dalla Lettera Enciclica di Papa Francesco Dilexit nos)

Usiamo carità e Dio ci aprirà i tesori delle misericordie sue”.

(Serva di Dio Giuseppina Arcucci, 13.11.1939)

🙏🏼Serena giornata!🙏🏼