In comunione… con la Parola!
di Suor Maria Agata Szymkowiak
L’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
quando verrò e vedrò
il volto di Dio?”
(Sal 42(41),2)
“Come la cerva
ai corsi d’acqua…”
eccomi a Te, o Dio,
Sorgente purissima d’Amore!
Disseta l’arsura
che mi pervade!
Dissetami di Te,
o Luce beatissima,
e fammi Tua luce,
fammi Tuo riflesso,
Tua trasparenza,
Tua impronta,
Tua gioia,
Tuo amore,
Tua benedizione!
Quel “quando verrò
e vedrò il Tuo volto”
si compia già
nella comunione d’amore,
e poco a poco…
lo sia già!
Amen.
Certo questa povera materia nostra si accheta della vicinanza e del possesso; ma se avessimo la certezza di una sincera e pura fusione di anime nessuna lontananza darebbe pena. Or questa certezza l’abbiamo pei nostri cari trapassati, che anzi più pura più intensa la sentiamo – A me pare che un fluido, come il magnete, si sprigioni per l’etere e mi unisce intimamente a quelli che pur troppo ci hanno preceduto, e perciò vivo in una comunione di pensieri e di affetti, in una fidente speranza che mi allevia perfino la pena della dipartita. Non mi dire fantastica, ma è così; forse perché la cara mamma nostra tanto devota era delle “Anime Sante” forse perché ne sperimento ogni giorno la protezione, non so, ma certo è che non posso dimenticare dal primo all’ultimo dei nostri cari morti giorno e notte, e li ho vicini presenti parlanti! Non ti affliggere perciò, quel caro figlio, più che vivo, ti vive intorno, e solo la voce Tua non udrai di lui, ma lo spirito sì – e forse lo senti!”
(Serva di Dio Giuseppina Arcucci, 18.10.1919)
Serena giornata nella comunione profonda con tutte le anime defunte.