Immagine della Beata Vergine Maria donata da fra’ Silvestro da Vinchiaturo alle Monache Benedettine Cassinesi di Ariano, Casa Madre di Ariano Irpino
Novena dell’Immacolata Concezione – 9° giorno
Piccola riflessione/commento sul Tota Pulchra
Intercede pro nobis, intercede pro nobis ad Dominum Iesum Christum – Prega per noi, intercedi per noi presso il Signore Gesù Cristo.
Siamo al termine dell’inno del “Tota Pulchra” e a conclusione di esso chiediamo a Maria di intercedere per noi presso il Signore Gesù Cristo. Maria è una donna, una creatura di Dio, la più eccelsa, ma pur sempre una creatura, ma ha con Lui un rapporto speciale essendo Madre di Gesù e quindi Madre di Dio, “poiché per opera dello Spirito Santo ha concepito nel suo grembo verginale e ha dato al mondo Gesù Cristo, il Figlio di Dio consostanziale al Padre” (San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Mater, 25 marzo 1987, 4). Lei, dunque, nulla aggiunge o toglie alla dignità ed efficacia di Cristo, unico, mediatore (Concilio Vaticano II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium, 62), ma proprio in virtù di questo rapporto speciale con Dio è la prima ad intercedere presso di Lui a nostro favore. È, infatti, proprio l’intercessione la caratteristica della mediazione di Maria (cfr. San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Mater, 25 marzo 1987, 21). Santi e Sante, nel corso della storia, ai quali pure ci appelliamo per i nostri bisogni, si sono sempre rivolti a Maria. La Beata Vergine, del resto, è stata la prima con la sua fede a “provocare” il primo segno, il primo miracolo, di Gesù a Cana di Galilea, contribuendo in tal modo a suscitare la fede dei discepoli (cfr. San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Mater, 25 marzo 1987, 21). Maria a Cana si rivolge al Figlio facendogli presente la necessità di quel momento e nonostante Gesù sembra rispondergli in maniera poco garbata, ella comunque dice ai servi: “Fate tutto quello che Egli vi dirà” (Gv 2,5), manifestando in tal modo la sua fede in Gesù, sapendo che sarebbe certamente intervenuto.
In queste parole pronunciate da Maria possiamo cogliere, però, anche un altro aspetto. Essendo le ultime da lei pronunciate che sono state riportate nel Nuovo Testamento, possiamo vedere in esse una sorta di testamento, una indicazione per noi. Ella ci sta dicendo di andare verso Gesù ed ascoltare e mettere in pratica le Sue parole e come i servi a Cana, che hanno seguito quel consiglio fidandosi, così anche noi dobbiamo fare nostre queste parole. Maria, infatti, si presenta davanti agli uomini come portavoce della volontà del Figlio, indicatrice di quelle esigenze che devono essere soddisfatte, affinché la potenza salvifica del Messia possa manifestarsi e come Madre desidera che questa potenza salvifica soccorra l’uomo e lo liberi dal male, nelle sue diverse forme; il suo andare incontro ai bisogni dell’uomo significa, al tempo stesso, introdurli nel raggio della missione messianica e della potenza salvifica di Cristo (cfr. San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemptoris Mater, 25 marzo 1987, 21).
Noi ci rivolgiamo a Maria consapevoli delle nostre debolezze, affinché sostenga la nostra preghiera davanti a Gesù. Lo esprimiamo soprattutto nella preghiera dell’“Ave Maria”, quando diciamo: “prega per noi peccatori” e gli domandiamo di farlo “adesso”, cioè nel nostro presente, e “nell’ora della nostra morte”, chiedendo in tal modo di esserci vicina anche in quel momento ed introdurci all’incontro definitivo con Cristo. Non stanchiamoci dunque di rivolgerci a lei durante tutto il corso della nostra vita, anche nelle difficoltà, fiduciosi della sua intercessione.
Orazione
O Dio, che portando a compimento le promesse fatte ai Padri, hai scelto la beata Vergine Maria perché diventasse Madre del Salvatore, donaci di seguire gli esempi della Tuttasanta, che a te piacque per l’umiltà e con l’obbedienza giovò alla nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Canto o recita di “Tra le pure creature” (facoltativo)
Canto o recita del “Tota Pulcra”