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San Cesareo (RM)
Novena dell’Immacolata Concezione – 7° giorno

Statua dell’Immacolata Concezione Comunità “Maria SS. Odegitria” di Bari

Novena dell’Immacolata Concezione – 7° giorno

Piccola riflessione/commento sul Tota Pulchra

O Maria! O Maria! – O Maria! O Maria!

In questa strofa ci rivolgiamo alla Beata Vergine Maria, non attraverso dei titoli, ma chiamandola per ben due volte per nome. Un nome importante, giacché la Chiesa stessa ha voluto dedicarvi una memoria liturgica, fissata al 12 settembre. Le prime tracce della venerazione di Maria e del suo nome le troviamo in alcuni graffiti trovati nelle case costruite sotto l’attuale Basilica dell’Annunciazione a Nazareth, tuttavia, la devozione al nome di Maria nacque e si sviluppò nel medioevo, insieme a quella per il nome di Gesù. La celebrazione di questa festa fu dapprima concessa dai papi a livello locale, quindi diocesano, e solamente dopo la vittoria degli eserciti cristiani sui turchi a Vienna, avvenuta il ı2 settembre ı683, il Beato Innocenzo XI la estese a tutta la Chiesa.

Quale è il significato del nome di Maria? Innanzitutto diciamo che “il nome nella Bibbia è la verità intima delle cose e soprattutto delle persone. Il nome rappresenta spesso la missione. Ad esempio, Abramo nella Genesi (cfr 17,5) e Simon Pietro nei Vangeli (cfr Gv 1,42) ricevono un nome nuovo per indicare il cambiamento della direzione della loro vita” (cfr. Francesco, Udienza generale, 22 agosto 2018). Anche in Maria possiamo intravedere qualcosa di simile quando l’Arcangelo Gabriele la saluta chiamandola “piena di grazia” (Lc 1,28) che nel contesto dell’annunciazione si riferisce “prima di tutto, all’elezione di Maria come Madre del Figlio di Dio. Ma, nello stesso tempo, la pienezza di grazia indica tutta l’elargizione soprannaturale, di cui Maria beneficia in relazione al fatto che è stata scelta e destinata ad essere Madre di Cristo” (San Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Redemtoris Mater, 25 marzo 1987).

Per quanto riguarda il nome di Maria in riferimento alla sua vita, possiamo dire che nella storia dell’esegesi biblica ci sono state tante interpretazioni riprese da Santi (pensiamo in particolare a San Bernardo di Chiaravalle) e Padri della Chiesa (qui e qui per approfondimenti). Sinteticamente i significati maggiormente attribuiti ad esso sono: mare, in quanto tutte le grazie celesti sono state riversate su Maria, come le acque dei fiumi si riversano nel mare; amarezza, per il fatto di aver molto sofferto durante la passione di Gesù; stella, poiché con il suo esempio illumina il buio dell’universo.

Dunque il nome non è qualcosa di astratto o di puramente anagrafico (basti anche vedere anche cosa è scritto nel Martirologio Romano a proposito della memoria del 12 settembre). Rivolgersi a Maria chiamandola per nome vuol dire rapportarsi ad persona concreta. Nel nome c’è una relazione, non un concetto. Un nome è fatto per chiamare una persona ed instaurare con lei una relazione.

Ci sia di consolazione e di speranza pronunciare il nome di Maria, ci ricordi di imitarla nella santità e faccia crescere il nostro amore per il Figlio suo e nostro Signore Gesù Cristo e per i nostri fratelli e sorelle.

Orazione
Concedi, Dio onnipotente, che la beata Vergine Maria ottenga i benefici della tua misericordia
a tutti coloro che ricordano con gioia il suo nome glorioso.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

Canto o recita di “Tra le pure creature” (facoltativo)

Canto o recita del “Tota Pulcra”