Novena di Natale 2024 – 6° giorno
Cristo Gesù, speranza della genti
Cristo Gesù, speranza della genti
Invitatorio (Canto delle Profezie)
Mentre si canta o si recita l’antifona ci si segna con il Segno della Croce.
Ant. Regem venturum Dominum, venite adoremus
Oppure
Ecco il Signore viene, venite adoriamo
Oppure
Venite, adoriamo il Cristo Salvatore
Gioisci, figlia di Sion, esulta figlia di Gerusalemme:
ecco viene il Signore e splenderà in quel giorno una gran luce,
e i monti stilleranno dolcezza;
dai colli scorrerà latte e miele,
perché viene il gran profeta,
Egli rinnoverà Gerusalemme. Ant.
Ecco viene l’uomo-Dio della casa di David,
Egli siederà sul trono;
Voi lo vedrete ed esulterà il vostro cuore. Ant.
Ecco viene il nostro difensore, il Santo d’Israele,
porta sul capo la corona del regno.
Egli dominerà dell’uno all’altro mare,
e dal fiume agli ultimi confini della terra. Ant.
Ecco apparirà il Signore
non verrà meno alla parola data:
fioriranno in quel giorno giustizia e pienezza di pace.
Tutti i re della terra lo adoreranno,
a lui tutte le genti serviranno. Ant.
Il Signore discenderà come pioggia sul vello:
in quei giorni spunterà la giustizia e l’abbondanza della pace:
tutti i re della terra lo adoreranno
e i popoli lo serviranno. Ant.
Ecco ci nascerà un bimbo,
si chiamerà Dio forte:
siederà sul trono di David suo padre e regnerà
sulle sue spalle porterà lo scettro. Ant.
Betlemme, città del Dio Altissimo,
in te nascerà il Dominatore d’Israele,
generato dall’eternità, tutta la terra canterà la sua lode
e quando verrà, sarà pace sulla nostra terra. Ant.
L’ultima strofa varia ogni giorno della Novena.
Manderà il Signore il suo servo
e a lui darà il suo potere.
Gli consegnerà le chiavi della casa di Davide
e sarà per il popolo come un padre per i figli. Ant.
Polisalmo
Gioiscano i cieli ed esulti la terra *
tripudiate di gioia, o monti.
Prorompono in giocondità i monti, *
e i colli in giustizia.
Perché verrà il nostro Signore, *
e avrà misericordia dei suoi poveri.
Stillate, cieli, dall’alto, e piovano il Giusto le nubi: *
si apra la terra e germogli il Salvatore.
Ricordati, Signore, di noi, *
e visitaci con la tua salvezza.
Mostraci, o Signore, la tua misericordia, *
e donaci la tua salvezza.
Manda, o Signore, l’Agnello dominatore della terra, *
da Petra nel deserto al monte della figlia di Sion.
Vieni a liberarci, Signore, Dio degli eserciti, *
mostraci il tuo volto e saremo salvi.
Vieni, o Signore, a visitarci nella pace, *
affinché godiamo al tuo cospetto con cuore sincero.
Affinché conosciamo, o Signore, sulla terra la tua via, *
in mezzo a tutte le genti la tua salvezza.
Ridesta, Signore, la tua potenza *
e vieni in nostra salvezza.
Vieni, Signore, non tardare, *
perdona i delitti del tuo popolo.
Oh! Volessi tu squarciare i cieli e discendere. *
Davanti a te i monti si scioglierebbero.
Vieni e mostraci il tuo volto, o Signore, *
Tu che siedi al di sopra dei Cherubini.
Lettura breve 1 Ts 5,23 – 24
Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!
Dalla Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 22025 Spes non confundit, di Papa Francesco (16 – 17)
16. Facendo eco alla parola antica dei profeti, il Giubileo ricorda che i beni della Terra non sono destinati a pochi privilegiati, ma a tutti. […] Come insegna la Sacra Scrittura, la terra appartiene a Dio e noi tutti vi abitiamo come «forestieri e ospiti» (Lv 25,23). Se veramente vogliamo preparare nel mondo la via della pace, impegniamoci a rimediare alle cause remote delle ingiustizie, ripianiamo i debiti iniqui e insolvibili, saziamo gli affamati.
17. Durante il prossimo Giubileo cadrà una ricorrenza molto significativa per tutti i cristiani. Si compiranno, infatti, 1700 anni dalla celebrazione del primo grande Concilio ecumenico, quello di Nicea. […] L’Anno giubilare potrà essere un’opportunità importante per dare concretezza a questa forma sinodale, che la comunità cristiana avverte oggi come espressione sempre più necessaria per meglio corrispondere all’urgenza dell’evangelizzazione: tutti i battezzati, ognuno con il proprio carisma e ministero, corresponsabili affinché molteplici segni di speranza testimonino la presenza di Dio nel mondo. Il Concilio di Nicea ebbe il compito di preservare l’unità, seriamente minacciata dalla negazione della divinità di Gesù Cristo e della sua uguaglianza con il Padre. […] L’anniversario della sua ricorrenza invita i cristiani a unirsi nella lode e nel ringraziamento alla Santissima Trinità e in particolare a Gesù Cristo, il Figlio di Dio, «della stessa sostanza del Padre», che ci ha rivelato tale mistero di amore. […]
Silenzio meditativo
V. Stillate, cieli, dall’alto e piovano il Giusto le nubi.
R. Si apra la terra e germogli il Salvatore.
Inno
Una voce chiara ridesta
l’oscura notte,
lontano fuggano i sogni,
dall’alto appare Gesù.
Ecco l’Agnello che viene
a cancellare ogni debito
riuniamoci a chiedere
perdono con sincere lacrime.
Il Creatore del mondo
viene fra gli uomini
affinché l’opera delle sue
mani non vada perduta.
Le viscere d’una casta genitrice
son state fecondate dalla grazia celeste,
il suo ventre di fanciulla
nasconde segreti ineffabili.
Quel grembo purissimo
diventa tempio di Dio
intatta, senza conoscere
uomo, dà alla luce il Figlio.
Sia gloria al Padre
e all’unico Figlio
con il Santo Spirito
nei secoli dei secoli.
Amen.
Ant. O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli.
Amen.
Ant. O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Orazione
Affrettati, o Signore, non tardare, e impiega per noi l’aiuto della tua grazia celeste, affinché quelli che confidano nella tua pietà vengano sollevati dalle consolazioni della tua venuta. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Stornelli cantati durante la Novena di Natale dalla Serva di Dio Giuseppina Arcucci